i miei valori
Sono sempre stata una persona portata all’ascolto dell’altro e credo che questo mi aiuti molto nella vita come nel lavoro a provare empatia in modo genuino e spontaneo. Aiutare le
altre persone per me è linfa vitale: mi fa stare bene, mi rende libera.
La persona per me è al cento, va trattata con gentilezza e comprensione.
((Questo, il più delle volte, richiede tanto lavoro anche su me stessa: non posso pretendere di aiutare gli altri se prima non aiuto me stessa.))
Il mio approccio è informale e disinibito: non si oltrepasso i limiti che la persona mi impone e l’educazione, certo, ma non mi pongo dei limiti dettati dai tabú se ci sono domande “intime” da fare, anche perché queste a volte, ti danno le indicazioni per andare verso una scelta o un’altra.
Questo approccio è in linea pero’ con l’evidenza scientifica, che non deve mai essere trascurata, perché la scienza può essere misurata e i valori misurabili si possono migliorare in modo concreto. Di certo non esistono solo i numeri, ma le sensazioni e i sintomi del paziente, che si possono valutare e discutere grazie ad alcune scale di valutazione, anch’esse condivise dalla comunità scientifica.